giovedì 25 giugno 2009

CONSIDERAZIONI SUL FENOMENO DELLE "SCIE CHIMICHE"

PUBBLICATA IN PARTE DAL GIORNALE DE "L'ADIGE" alla pagina "lettere & commenti"

Cari concittadini,
siamo una neonata Associazione culturale, di stampo libero ed apartitica, che basa i propri principi esclusivamente sulla ricerca della verità e l’abbattimento di quei pregiudizi e le superficiali credenze che, purtroppo, stanno spesso alla base della società odierna.
Crediamo fermamente che l’essere umano debba mantenere vivo il proprio spirito critico in una costante e progressiva ricerca del vivere con consapevolezza il mondo che lo circonda, comprendendo gli eventi che si susseguono, più o meno vicini ad esso.

Ecco dunque quello che ci spinge a stendere questa riflessione comune:
siamo rimasti al quanto straniti in seguito alle domande rivolte dal giornalista Stefano Ischia al funzionario del settore Aria dell'Agenzia APPA, Alessandro Borzaga, (Agenzia Provinciale Protezione Ambiente), istituita dalla Provincia stessa ed operante dal 1995, col compito di rendere agevole ed omogenea la raccolta e l'elaborazione di dati in materia ambientale), domande che sono uscite su L’Adige in data 04.06.2009, riguardanti strane scie presenti nel cielo, causate dal fitto passaggio aereo.
Specifichiamo “domande” perché di risposte e chiarimenti in merito ahime', non se ne sono avuti!


Riteniamo dunque che un Ente Provinciale esplicitamente istituito per la salvaguardia dell’ambiente, ad oggi sprovvisto di qualsiasi informazione in merito, dovrebbe quantomeno approfondire tematiche mosse dall'interesse comune (respiriamo tutti la stessa aria!!), anziché esautorarsi dalla propria competenza (come scritto sul giornale) con l'unica giustifica che riguarda l'impossibilita' di effettuare dei rilievi nel cielo. Sembra un pochino riduttivo, nel rispetto anche di alcuni tecnici internazionali, che da anni analizzano questo tipo di scie sopra le nostre teste, formulando possibili verita', ad oggi putroppo ancora misteriose.

Che le emissioni gassose di industrie e mezzi di trasporti siano inquinanti è un dato di fatto; la questione è capire se anche le scie biancastre rilasciate da alcuni aerei siano “semplici” residui di carburante o qualcosa di addirittura più pericoloso.
Al riguardo il web offre numerose possibilità di approfondimento spaziando tra libri, relazioni e interrogazioni parlamentari. Per una doverosa comprensione del fenomeno suggeriamo il sito
www.sciechimiche.org.
Al di là di tutte le ipotesi possibili, non credete che eventuali agenti inquinanti presenti nei nostri cieli debbano per forza di cose scendere (con precipitazioni e correnti ventose), andando ad intaccare colture e risorse primarie, con una conseguente dannosità per la nostra salute?

Comprendiamo un possibile spiazzamento riguardo a un argomento così poco conosciuto e contaminato da molte ipotesi, ma un impegno in una risposta più approfondita sarebbe stato apprezzato da parte degli organi competenti. Ed è quello in cui speriamo vivamente...

Arco, 11 giugno 2009

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