martedì 16 giugno 2009

IL PROGETTO DELLA CENTRALE SULL'ALTISSIMO DI MAMMA PROVINCIA

Un fatto a dir poco stupefacente, quello che riguarda la decisione della nostra Provincia Autonoma di Trento di finanziare un progetto che riguarda la costruzione di una centrale idroelettrica di accumulo sul Monte Altissimo, per di più alla totale insaputa delle amministrazioni locali.
Da un paio di articoli comparsi sui giornali ci sono alcuni aspetti che la nostra Associazione ha deciso di approfondire.

Entrando più nello specifico della questione si tratterebbe di una fotocopia della centrale di Riva del Garda, di proporzioni però pari a dieci volte più grande, che sarebbe destinata a diventare la più grande d'Europa; il progetto prevede la creazione di gallerie sotterranee che dal lago salgono fino a 1600 metri, dove verrà creato un grande bacino idrico (contenitore!!), con lo scopo di contenere l'acqua pompata dal Lago, per poi sfruttare la caduta con il conseguente sviluppo di energia.

Leggi della fisica ci hanno insegnato che serve più energia per portare l'acqua in quota, rispetto a quella che si riuscirebbe a produrre sfruttando la sua caduta. L'Italia però nelle ore notturne acquista l’energia elettrica dalla Francia, che viene prodotta tramite le centali nucleari (rezione a catena che non si può bloccare); l'energia che i francesi hanno in esubero durante la notte, la vendono a noi ad un prezzo molto più basso, rispetto a quello stabilito per le ore diurne; ne consegue che, riducendo i costi di pompaggio nelle ore notturne, la centrale guadagnerebbe sulla vendita dell'energia che viene prodotta durante il giorno con la ricaduta dell'acqua.

Le nostre perplessità ed alcune domande nascono dagli aspetti legati all'ambiente in cui viviamo:
  • Innanzitutto i cittadini, parte fino ad ora ignorata, che cosa ne pensano? Sono daccordo con la linea intrapresa dalla Provincia?
  • Non essendo inoltre produttori dell'energia che servirebbe a far funzionare la centrale, che cosa succederebbe se la Francia decidesse di aumentare il prezzo di vendita dell'energia stessa?
Ricordiamo che, statistiche alla mano, l'uranio è considerato un bene destinato ad estinguersi entro 10/15 anni, tanto che per far funzionare le centrali nucleari esistenti si stanno smontando le testate delle bombe atomiche fino ad ora prodotte.
  • Quale danno provocherebbe all'ecosistema lacustre, se pensiamo che la corrente mossa dalla sola centrale di Riva viene percepita fino all'altezza della porfina?
  • Quale impatto avrebbe sui turisti, il fatto che delle boe deilmiterebbero i primi 100 metri di raggio dallo sbocco delle gallerie per pericolo di correnti?
  • Ed anche per chi di speculazione vive, in che proprozioni riuscirebbero a contribuire le poche aziende locali che potrebbero permetterselo, rispetto ai costi di costruzione, stimati in oltre un miliardo di euro?
  • E nel caso più remoto di incidente, che danni potrebbe provocare un eventuale crollo anche solo di una piccola parte di montagna?
LA BUSA CONSAPEVOLE è impegnata a seguire gli sviluppi di questa sensibile questione e si schiera all'unanimità contro la realizzazione della centrale. Riteniamo che un'opera di tale grandezza e con simili prerogative, sia soltanto un mezzo per gonfiare le tasche ai soliti pochi, persone peraltro insensibili al territorio, al Lago ed ai suoi abitanti.


INFINE ECCO A VOI ALCUNI LINK DI APPROFONDIMENTO


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