Dal 1 gennaio 2012 entra in vigore il divieto relativo alle gabbie non modificate (gabbie in batteria) per le galline ovaiole, nonché lo stop al commercio delle uova provenienti da galline in batteria. La Commissione europea rammenta agli Stati membri le loro responsabilità e si prepara ad adottare gli opportuni provvedimenti contro coloro che venissero meno all'obbligo di ottemperare alla pertinente legislazione comunitaria.
L'applicazione di questa direttiva non introdurrà un cambiamento eclatante nella vita di questi volatili che saranno comunque costretti a vivere nelle gabbie e a produrre uova per soddisfare noi uomini, ma garantirà loro sicuramente delle condizioni di vita leggermente migliori.
Non dimentichiamoci che attualmente milioni di galline ovaiole vivono in gabbie di batterie; questo tipo di allevamento prevede ventilazione e luce forzata (creandogli diversi problemi alla vista) per far sì che la produzione delle uova aumenti.


L'unica cosa che possiamo fare, mentre attendiamo che la nuova direttiva entri in vigore, è firmare la petizione e non incentivare il commercio delle uova provenienti da allevamenti in batteria che possiamo facilmente riconoscere controllando il primo numero del codice posto sull'uovo: 3 per le galline in batteria, 2 per le galline allevate a terra, 1 per quelle allevate all'aperto, 0 per le uova biologiche da prediligere in assoluto se ancora non abbiamo eliminato dalla nostra dieta questo alimento. Fonte: IlCambiamento
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