giovedì 13 dicembre 2012

IN ROTTA VERSO UNA SOCIETA' SOSTENIBILE: IL SUNTO DELL'ULTIMA SERATA

di Mattia Detoni

Un’altra interessante serata è stata quella di qualche giorno fa, all’interno dell’evento “In rotta verso una società sostenibile” al suo secondo appuntamento. Al Palazzo Panni di Arco, davanti ad una platea di circa 60 persone, si ha avuto come oggetto di discussione il denaro, la sua natura ed i principali motivi legati alla crisi degli stati dell’Eurozona (e non solo) che finiscono per gravare sulle comunità dei vari Stati.

L’argomento seppur ampio e variegato, è stato affrontato in modo approfondito e semplice dall'ospite della serata Enrico Caldari che, con il suo intervento, ha dato una chiara panoramica della situazione economica e finanziaria che stiamo vivendo.

Per far capire il sistema monetario odierno e l’annessa creazione di moneta, Enrico è partito dall'antichità, spiegando come è nato e si è evoluto il sistema monetario e bancario che conosciamo oggi.

Sintetizzando a fini divulgativi Enrico ha spiegato che in passato non esistevano le banche centrali: la ricchezza delle persone si valutava in base alla quantità di monete d’oro che esse possedevano. L’oro poteva essere depositato nei caveau degli orafi per essere tenuto in sicurezza. Come ricevuta del deposito gli orafi emettevano delle “note di banco” che consegnavano al depositante. Quel titolo dava diritto al possessore di ritirare in qualsiasi momento i preziosi depositati. Col passare del tempo i depositi aumentarono e i ritiri avvenivano molto di rado, tanto da spingere gli orafi, abili commercianti, ad emettere note di banco senza copertura a chi chiedeva loro dei prestiti. Si cominciò dunque ad utilizzare le note di banco e non più l’oro per gli scambi commerciali fra le persone.

Da questa politica sono nate successivamente le prime realtà bancarie ed i primi sistemi di emissone di moneta (“banconota” deriva appunto da “nota di banco”).

Enrico ha poi ricordato, coinvolgendo il pubblico presente, alcuni passaggi fondamentali avvenuti nell’ultimo secolo e che sono serviti a consolidare questo sistema, basato principalmente sulla fiducia degli utilizzatori della carta-moneta nei confronti degli emittenti: ha illustrato ad esempio l’interruzione della convertibilità dei dollari in oro a partire dal 1971, che ha definito un cambio epocale per la nostra società, in quanto ha dato “carta bianca” alle banche commerciali e alle banche centrali , con la possibilità di creare moneta dal nulla, senza alcuna copertura aurea nemmeno all’origine.

Nella seconda parte della conferenza invece si è entrati nel merito degli aspetti legati alla moneta, parlando della crisi attuale, dell’impossibilità di uno Stato di attuare la propria politica monetaria e si sono date alcune ipotesi di cambiamento: ad esempio la proposta dell’associazione non-profit inglese positive money che chiede che l’emissione della moneta circolante torni totalmente sotto il controllo dello stato, limitando il ruolo delle banche commerciali (che oggi emettono oltre il 90% del denaro circolante, sotto forma di prestiti). Enrico ha inoltre sottolineato l’importanza di vincolare l’emissione monetaria alla sostenibilità ambientale, con una proposta che rappresenta il suo contributo originale al dibattito sulla riforma monetaria, che supera quanto già affermato da positive money e dai teorici della modern money theory.

A chiudere la serata la breve presentazione degli Scec, per mezzo dei due promotori Angelina Pisoni e Jacopo Zannini della Banca del Tempo della Valle dei Laghi, che hanno illustrato questo buono di cambio utile per reinvestire la ricchezza sul territorio. Una realtà lavorativa che accetta gli scec, avrà la possibilità di spenderli in altri locali sul territorio, incentivando così rapporti umani, filiera corta, ma soprattutto introducendo un nuovo mezzo di pagamento diverso dagli Euro.

La serata si è poi conclusa con alcune domande da un pubblico attento e coinvolto, interessato a capire bene le tematiche proposte. Infine ci si spostati al pub “il Gatto Nero” davanti ad un paio di birre con Enrico ad un paio d’altri per lo scambio delle ultime battute prima di rincasare e finire una giornata intensa, ma ricca di soddisfazioni.

Nessun commento:

Posta un commento